Fuga a tre… ma con possibile sorpresa




di Alberto Ambrosi

Queste ultime giornate di campionato hanno delineato un orientamento decisamente più definito della graduatoria e con essa anche delle rispettive ambizioni delle protagoniste.
Mantova, Padova e Triestina hanno fin qui dimostrato di disporre di spessore tecnico superiore al resto delle inseguitrici ma se dovessi scommettere un euro su chi possa ancora avere possibilità di agganciare il treno delle prime della classe lo giocherei sul Vicenza, squadra che magari fino a questo punto ha palesato qualche difficoltà in più, ma che dispone senza dubbio di rosa e volontà per ritrovare continuità di risultati positivi.

La capolista Mantova guida la classifica con 32 punti e vanta un ruolino di marcia impressionante essendosi aggiudicata le ultime cinque partite disputate e non subendo sconfitte dall’incontro con la Triestina di fine settembre. Ad onor del vero va sottolineato come, tranne l’affermazione contro la Virtus Verona, il filotto messo assieme dai lombardi non fosse una serie di incontri particolarmente proibitivi, tuttavia ogni partita va giocata e, come è noto, vincere aiuta a trovare consapevolezza nei propri mezzi.

Segue il Padova, ritrovatosi in concretezza e determinazione nelle ultime giornate. I tre punti che separano gli biancoscudati dalla capolista stanno tutti nella “pareggite” che aveva colpito la squadra nel mese di ottobre quando l’unica affermazione era stata quella contro l’Arzignano.

In città sanno quanto possa essere pericoloso sfiorare soltanto il primo posto e crediamo ci siano ancora tempi e modi per recuperare posizioni e fiducia.
A due punti dai veneti segue la Triestina, abile a sfruttare il calendario favorevole per risalire, nell’ultimo mese, la graduatoria ma incappata sabato in un pareggio casalingo con la Pro Sesto che ha impedito agli alabardati di restare in seconda posizione.

Tra le inseguitrici, leggermente distaccate, più che sui giovani dell’Atalanta e sulla Virtus Verona crediamo nel possibile rientro del Vicenza.
Un dato oggettivo emerso fin qui è la netta divisione di valori che separa quest’anno la parte sinistra dalla destra della graduatoria. Certe formazioni sono francamente meno attrezzate per competere a determinati livelli e non avere la spregiudicatezza risoluta di fare propria la posta in palio quando le si incontra potrebbe poi fare la differenza al momento di tirare le somme. Insomma i valori si stanno palesando, chi saprà garantire la necessaria continuità potrà forse emergere una volta per tutte.

Alla prossima….