Un derby a testa alta




di Giorgio Miola

Questa volta il pareggio ce lo teniamo assolutamente stretto. Se in occasioni precedenti, in particolare in occasione della X maturata incredibilmente a Sesto San Giovanni, potevamo storcere il naso, oggi all’uscita del derby con i cugini biancorossi usciamo a testa alta, soddisfatti del punto conquistato e convinti che quello conseguito al Menti sia il risultato più giusto.

Un tempo per ciascuno con la prima frazione di gioco che ha visto i biancoscudati sciupare, anche per la bravura dell’estremo difensore avversario Confente, quattro nitide occasioni da goal e finire immeritatamente in svantaggio su palla inattiva in una delle rare volte che i vicentini si sono avvicinati alla porta di Donnarumma. E’ successo l’esatto contrario nella ripresa dove sono stati gli avanti biancorossi a creare più di qualche pericolo nella nostra retroguardia ma il pallone a pochi minuti dal termine è finito nella porta avversaria grazie ad un penalty di Radrezza che ha riportato il match sui binari dell’equilibrio che alla fine ha contraddistinto i novanta minuti. E a proposito del rigore dell’Igor biancoscudato tanto di cappello alla freddezza con la quale il numero 10 ha messo con un cucchiaio il pallone in rete sotto la curva vicentina rievocando gesti tecnici che ricordiamo in ben altri palcoscenici.

Sono tante le motivazioni che ci devono rendere orgogliosi di questo pareggio a cominciare dal fatto che ancora una volta questo gruppo ha dimostrato di saper soffrire e di essere capace di superare momenti delicati come era già accaduto nel primo tempo di Arzignano e si è ripetuto nella ripresa di oggi. CI è piaciuta la solita ottima gestione dei cambi da parte del tecnico e la capacità di sopperire alla grave concomitante assenza, che perdura ormai da varie settimane, di tre pedine fondamentali dell’attacco che limita fortemente la manovra offensiva della squadra che non potrà che migliorare sensibilmente con il rientro di quelli che sono stati i protagonisti delle prime giornate ed ora ai box in infermeria. Ed infine permetteteci la soddisfazione di uscire a testa alta da un palcoscenico meritevole di ben altra categoria con uno spettacolo di pubblico e di tifo da lasciare veramente senza fiato.

Dicevamo all’inizio che questo è un punto che conta proprio perché conquistato in trasferta contro quella che, nonostante i sette punti di svantaggio, rimane una diretta avversaria in chiave promozione e si unisce a quello conquistato al primo turno di campionato in casa della attuale capolista Mantova tenendo conto che entrambe nel girone di ritorno dovranno farci visita all’Euganeo mentre resta da affrontare nell’ultima giornata del girone di andata lo scontro forse più temibile, quello contro una Triestina in ottima salute che oggi ci ha appaiato in classifica in seconda posizione e che a nostro avvio resta l’avversaria più temibile nel corso di questa annata. Ma prima dello scontro diretto con i rossoalabardati di Tesser in programma a Trieste  venerdi 22 dicembre ci sono altri sette appuntamenti in cui vanno sprecati meno punti possibili a cominciare dal match interno di sabato con la Giana Erminio quando il ritorno al successo pieno diventa un imperativo assoluto se vogliamo rimanere tra i protagonisti di questa stagione.