Alfredo Gavazzi a Padova: parole, parole…

Il presidente Alfredo Gavazzi



Il presidente della Fir Alfredo Gavazzi si è incontrato ieri sera con i rappresentanti della stampa veneta, suoi ospiti presso un noto ristorante di Padova.
La serata è stata occasione per conoscere il parere e la posizione della Fir in merito ad alcune questioni attinenti la gestione tecnica, e non solo, della massima istituzione ovale del paese.
Alfredo Gavazzi era reduce da un incontro con i genitori del giovane atleta dell‘Accademia di Mogliano del cui caso (sospetto di nonnismo?) si è occupata la stampa locale negli ultimi giorni.
In merito ha dichiarato: “Ho incontrato il padre del ragazzo, una persona dai modi estremamente civili e dall’atteggiamento collaborativo e cortese. Non posso negare che la ricostruzione degli eventi da lui riportata mi ha scosso. Si tratta di un fatto su cui abbiamo il dovere morale di andare a fondo. Per conoscere le reali dinamiche del’ accaduto e individuare eventuali responsabilità. Per questo motivo abbiamo istituito una speciale commissione d’inchiesta che riferirà direttamente a me. Si tratta di un episodio appartenente alla categoria delle “cose che non dovrebbero mai accadere”, la cui rilevanza, ripeto e insisto, è al vaglio degli accurati e dovuti approfondimenti. Mi auguro che tutto venga chiarito, che il ragazzo prolunghi la sua esperienza in Accademia. Qualora ce lo chiedesse, potremmo ospitarlo presso una sede diversa da quella di Mogliano. Se emergeranno responsabilità opereremo nel segno della più assoluta trasparenza. A volte, come si dice, non è raro che da un male generi un bene. Se l’episodio, una volta chiarito, metterà in luce mancanze od omissioni, sarà nostro cura e interesse prenderne atto e capitalizzare il tutto come insegnamento per il futuro. È ovvio, comunque, che ad essere stato messo in crisi non è il modello di formazione delle Accademie”.
Quanto ai tanti argomenti toccati nel corso dell’incontro, queste le dichiarazioni del presidente federale:
Rappresentanza italiana nella Rugby World: “Passeremo da 1 a 3 voti e da 1 a 2 rappresentanti. L’Italia del rugby avrà pari dignità rispetto alle Home Union e all’Argentina. La nomina spetta alla Fir. Se Giancarlo Dondi (attualmente unico italiano nel consiglio del rugby mondiale) accetterà, io sarei dell’idea di riconfermarlo”.
Sistema di formazione federale: “Gli attuali 32 centro di formazione aumenteranno di numero, così come le accademie under 18 che passeranno da 9 a 10, e 2 saranno (oggi è solo una) le accademie under 19. Penso a un’Accademia under 20 che disputi il campionato di Eccellenza.
Sull’acquisto di una nuova sede federale: “L’immobile, dal valore compreso fra i 23 e i 25 milioni sarà pagato grazie a un mutuo 25ennale con il Credito sportivo coperto, di fatto, dal contributo del Coni (350mila euro/anno + 630mila euro/anno) che avrà in uso due piani dello stabile e riconoscerà a Fir una quota fissa per il rilascio della sede dell’Olimpico. A pagamento avvenuto la Fir potrà disporre di un immobile di alto pregio di proprietà. Alla definizione della pratica manca la delibera della giunta del Coni, che stiamo attendendo in tempi brevi”.
Nazionale: “Jaques Brunel resterà con noi fino a giugno. Gli ho detto chiaramente che nei mesi che lo separano dalla scadenza del suo contratto, deve solo pensare a farci vincere partite. L’eventuale rifondazione e il relativo inizio di un nuovo ciclo, sarà compito del futuro ct. A proposito del quale posso affermare che non ha preso e mai prenderà casa a Verona.
Sui giocatori della nazionale: “Credo che Sergio Parisse voglia arrivare alla World Cup del 2019. Il futuro capitano potrebbe essere Ugo Gori. La Fir metterà sotto contratto un tecnico straniero con l’incarico di seguire il settore giovanile. Stiamo individuando due seconde linee sudafricane da far venire in Italia (una a Treviso, una a Parma) per il percorso di equiparazione ed eleggibilità. L’altro ruolo scoperto in prospettiva è quello di estremo. Per il mediano di apertura abbiamo Allan, Canna e Haimona”.
Franchigie: “Penso a un gruppo di 100 giocatori di interesse internazionale da distribuire tra Zebre, Benetton e una rappresentativa di Emergenti che disputi 3 partite all’anno contro i pari livello della Scozia”.
Premi: “Al prossimo Sei Nazioni sarà applicata la vecchia tabella con i gettoni di presenza fissi e una quota variabile legata ai risultati. Un sistema in cui non mi riconosco e che intendo far cambiare a partire da giugno 2016”.