Tre punti e…unità d’intenti




di Stefano Miola

È stato un inizio di settimana movimentato in casa Calcio Padova dopo la sconfitta contro il Pavia ma soprattutto dopo l’incredibile fatto accaduto sabato sera allo stadio Fortunati al 27′ del secondo tempo. A sorpresa, infatti, sembrava pronto a tornare in campo Salvatore Amirante al posto di Nicola Petrilli, ma immediatamente dopo il suo ingresso il giocatore è stato immediatamente richiamato dalla panchina in quanto per un errore non era stato inserito nella lista dei giocatori schierabili. A quel punto, per non perdere la partita a tavolino, visto che la sostituzione era già stata comunicata, i biancoscudati hanno scelto di giocare volontariamente in dieci. Inevitabili le polemiche che sono susseguite nei giorno seguenti, che hanno portato martedì ad un’assemblea dei soci in cui il direttore sportivo Fabrizio De Poli ha chiarito l’accaduto ai presenti rassegnando le sue dimissioni che però sono state respinte. Fondamentale è stata la mediazione del presidente Bergamin con l’amministratore delegato Bonetto che ha permesso di far rientrare ogni dubbio e superare il grave errore di sabato per poter proseguire in tranquillità il campionato. La parola tornerà al campo domenica alle 15 all’Euganeo quando il Padova giocherà contro il Pordenone, la ex squadra di Parlato prima del suo arrivo all’ombra del Santo. I neroverdi sono reduci da una prestigiosa affermazione per tre reti a zero contro l’ex capolista Bassano e si trovano quinti in graduatoria con quattordici punti in virtù di tre affermazioni, cinque pareggi e soltanto una sconfitta. Il tecnico Tedino dispone i suoi uomini in campo con un 4-3-3 dalle caratteristiche offensive. Tomei tra i pali, la linea difensiva è di solito composta da Boniotti, Stefani, Pasa e De Agostini, i tre di centrocampo sono abitualmente Berardi Pederzoli e Buratto, mentre il tridente d’attacco allinea Finocchio a sinistra, Cattaneo a destra e De Cenco, autore di un’importante tripletta sabato scorso contro il Bassano.

Dall’altra parte Parlato sta studiando nuove soluzioni tattiche ma è orientato a riproporre l’ormai testato 4-3-1-2, modulo con cui la squadra si è espressa meglio. Quindi tra i pali sarà riconfermato Petkovic a gestire la difesa a 4 con al centro Fabiano e Niccolini al posto dello squalificato Diniz e a lato Favalli e Dionisi, a centrocampo ballottaggio tra Mazzocco o Bucolo, quest’ultimo con caratteristiche più difensive, insieme a Giandonato e Corti, mentre Cunico lo dovremo ritrovare in posizione più avanzata. Infine in attacco l’unica certezza è Neto Pereira che sarà affiancato da Bearzotti o Altinier. In alternativa se Parlato deciderà di optare per il 4-2-3-1 potrebbe schierare il brasiliano come unica punta e alle sue spalle il tridente composto dal capitano e due ali da scegliere tra Ilari, Petrilli e Bearzotti. Per mantenere la massima concentrazione, il tecnico ha ripristinato il ritiro pre partita ed è la prima volta che avviene da quando siede sulla panchina biancoscudata. Nella tempestosa riunione di martedì la società ha ribadito la massima fiducia in Parlato ma è chiaro che per ridare serenità all’ambiente sono fondamentali dei risultati positivi.