Malagò consegna a Pertile l’oro dei Giochi del Meditteraneo

Fiuggi 20/10/2015 Atletica 2016 Road to Rio - foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo



A Fiuggi, la temperatura delle emozioni raggiunge il culmine improvvisamente. Il presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò chiama Ruggero Pertile sul palco per consegnargli la medaglia d’oro dei Giochi del Mediterraneo 2013 (attribuita dopo la squalifica del marocchino Baday nella prova di mezza maratona) e in sala viene intonato spontaneamente a gran voce l’inno di Mameli. Cantano tutti: gli azzurri, il presidente del Coni Giovanni Malagò, quello della Fidal Alfio Giomi, ed è una sorta di inaspettato, bellissimo rito collettivo.
a-pertile-daegu003Se l’appuntamento di quattro giorni voluto dalla Federazione a Fiuggi, successivo al peggior Mondiale di sempre per l’atletica italiana, doveva servire anche a una – indispensabile – operazione di ricomposizione della squadra, di “team building”, per dirla in altre parole, l’obiettivo, esattamente in quell’attimo, appare concretizzato. «Anche se in ritardo» il commento del capitano di Assindustria Sport Padova Ruggero Pertile, «una medaglia è sempre una medaglia. Sentire l’inno cantato dai miei compagni di squadra è stato bellissimo, li ringrazio davvero per avermi fatto vivere un così bel momento».

Malagò, dal canto suo, nel corso dell’incontro ha dato la scossa alla Nazionale con le sue parole: «Oggi l’atletica» il sunto del lungo intervento del numero uno dello sport azzurro, «ha dei problemi: è vero, a Pechino, in alcuni casi, siamo stati molto sfortunati, prima e durante le gare. Ma adesso vanno trovate delle soluzioni. A Rio vinceremo o perderemo insieme, di questo potete essere sicuri. Tutti dovranno dare il massimo».