Tutti i partecipanti al Meeting Città di Padova




Cresce l’attesa per questo prestigioso appuntamento che vedrà in pista molti dei protagonisti ai recenti Campionati Mondiali di atletica di Budapest. Si va verso il tutto esaurito con posti disponibili solo nella tribuna nord scoperta (costo 6 euro più prevendita).
Questi i principali atleti in gara nelle varie discipline (da Assindustria Sport Padova).
Uomini
100. Sulla carta è una sfida tra due sprinter da 9”96: lo statunitense Kyree King e il plurimedagliato olimpico e mondiale canadese Aaron Brown. La gara presenta ai blocchi anche tre campioni nazionali: quello americano dei 60 indoor J.T. Smith, il tedesco Yannick Wolf e il belga Kobe Vleminckx. E per l’Italia c’è Andrea Federici.
400. I migliori primati personali sono quelli dell’atleta del Botswana Baboloki Thebe (44”02, bronzo a Tokyo con la 4×400 del suo Paese) e dell’americano Michael Cherry (44”03), che a Tokyo è stato oro olimpico con la 4×400. Occhio allo spagnolo Inaki Canal, argento ai Mondiali indoor 2022 con la 4×400 e al nigeriano Dubem Nwachukwu (44”81). A rappresentare i colori azzurri il finalista della 4×400 ai Mondiali Edoardo Scotti e Brayan Lopez.
800. Il più atteso è sicuramente l’atleta di casa, il padovano Catalin Tecuceanu, portacolori delle Fiamme Oro di stanza a Trebaseleghe, semifinalista ai Mondiali di Budapest, dove ha realizzato il suo personale in 1’44”79: un risultato, questo, che lascia ipotizzare un attacco al record del Meeting, l’1’44”72 di un altro padovano, Andrea Longo. Sulla sua strada l’azzurro Francesco Pernici, il bosniaco “veronese” Amel Tuka, medaglia di bronzo ai Mondiali di Pechino 2015 e d’argento a Doha 2019, un eccellente primato di 1’42”59 sul doppio giro di pista. Ma attenzione anche al britannico Elliot Giles, bronzo europeo nel 2016, e all’americano Bryce Hoppel, finalista a Budapest. Saranno due le serie degli 800, con la seconda interamente composta da atleti italiani, guidata dal vicentino – e già campione italiano – Enrico Brazzale.
1.500. I migliori tempi appartengono allo spagnolo Igancio Fontes (3’33”27), finalista a Eugene, e al campione nazionale belga Ruben Verheyden (3’33”77). Attenzione all’azzurro Ossama Meslek, primatista italiano indoor.
110hs. Il personale migliore appartiene all’americano Jamal Britt (13”08). Per l’Italia c’è il poliziotto Hassane Fofana, nove volte campione italiano, semifinalista a Budapest.
Lungo. Sei atleti con un personale sopra al muro degli 8 metri. Palmares alla mano, non può non spiccare la presenza di Tajay Gayle: il giamaicano è uno dei più attesi di questa edizione. E non potrebbe essere altrimenti, visto che parliamo di un lunghista da 8.69 metri, campione del mondo a Doha nel 2019 nonché medaglia di bronzo ai Mondiali di Budapest. Ci sono anche il pluricampione nazionale sloveno Marko Ceko (8.27), l’americano Will Williams (8.23), finalista a Budapest, il campione nazionale australiano Liam Adcock (8.15), il campione nazionale transalpino Tom Campagne (8.12) e il suo connazionale Erwan Konate (8.12).
Peso. Leonardo Fabbri, splendida medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest – che torna su una pedana già capace di premiarlo più volte in passato, a partire dalla vittoria colta agli Assoluti del 2020 – contro il campione europeo indoor Zane Weir, finalista olimpico e mondiale, nonché recordman italiano indoor. Basterebbero i loro nomi a nobilitare la gara, ma ci sono anche Lorenzo Del Gatto, terzo alle loro spalle agli ultimi Tricolori e, soprattutto, il grande Joe Kovacs, bronzo a Budapest, ma anche due volte campione del mondo e altrettante argento olimpico, forte di un personale stratosferico di 23.23 metri, il migliore fra quelli degli atleti in gara. Il getto del peso, a Padova, sarà per palati raffinati.

Donne
100. La stella è lei, Sha’Carri Richardson (10”65), ma tutta la gara sarà di livello siderale. A chiarirlo bastano i nomi di Twanisha Terry (10”82), compagna di staffetta di Richardson a Budapest; Briana Williams (10”94), oro con la 4×100 giamaicana ai Giochi Olimpici di Tokyo; la sua connazionale Jonielle Smith, oro a Doha con la staffetta veloce, e Anthonique Strachan (10”92), sesta nei 200 agli ultimi Mondiali.
400. La campionessa olimpica con la 4×400 a stelle e strisce Kaylin Whitney (50”29); la sua connazionale Alexis Holmes (50”32, oro con la 4×400 mista a Budapest); la ceca Tereza Petržilková, medaglia di bronzo della 4×400 mista nella kermesse magiara; le staffettiste azzurre finaliste a Budapest Anna Polinari e Alessandra Bonora, dove era presente anche la francese Camille Seri, e la primatista portoghese (50”59, 15 volte campionessa del suo Paese) Catia Azevedo. Signore e signori, un gran giro di pista.
800. Sfida tra l’americana Sage Hurta-Klecker (1’57”85) e la slovena Anita Horvat (1’58”73), argento agli Europei indoor 2023. Occhio all’irlandese Ciara Mageean, quarta a Budapest nei 1.500 ma forte anche negli 800 (il suo 1’59”27 è il record del suo Paese), alla tedesca Christina Hering (1’59”41) e alla primatista danese Annemarie Nissen. Per l’Italia c’è Eleonora Vandi.
1.500. Due le serie, concorrenza nutrita e tanta Italia, con al via con la finalista olimpica Nadia Battocletti, Sintayehu Vissa, Federica Del Buono, Elisa Bortoli, l’azzurra di casa Assindustria Sport Laura Dalla Montà e la sua compagna di squadra Chiara Silvia Meroi. Il miglior tempo è però della ceca Kristiina Mäki, primatista del suo Paese in 4’01”23.
100hs. La nipponica Mako Fukube vanta il miglior riscontro cronometri in 12”73, record del Giappone. C’è anche un’ostacolista ucraina, Anna Plotitsyna (12”89), mentre l’Italia sarà rappresentata da Elena Carraro, Giada Carmassi e Veronica Besana.
Alto. Favori del pronostico per l’ucraina Yuliya Levchenko, forte di un personale di 2.02 metri. Ci sono anche le azzurre Alessia Trost, Idea Pieroni e l’altista di Assindustria Sport Rebecca Pavan.
Lungo. Miglior misura di accredito per la nigerina Ruth Usoro (6.82). Per l’Italia la stellina dicasa Veronica Zanon, in pedana con Veronica Crida e Arianna Battistella.