Il Padova contro la Reggiana vuole il tris 




di Stefano Miola

Il Padova, reduce dalla vittoria casalinga contro il Teramo, torna a giocare in trasferta. Infatti, domenica alle ore 16.30, affronterà la Reggiana presso lo stadio “Città del Tricolore” di Reggio Emilia. La squadra emiliana si trova al quarto posto in classifica con 50 punti a sole due lunghezze dai biancoscudati. Dopo un avvio di campionato altalenante, in seguito al pesante ko nel match del 22 gennaio contro il Venezia, la società ha esonerato il tecnico Colucci scegliendo al suo posto Leonardo Menichini (ex della Salernitana con cui ha conquistato la promozione in B). Sotto la guida del nuovo allenatore la Reggiana ha vinto quattro partite su cinque. L’ultimo successo è quello di sabato scorso per 2 a 0 contro il Fano.

Nella delicata sfida contro i biancoscudati, il tecnico granata rischia di non avere a disposizione Simone Perilli in quanto l’estremo difensore classe ’95, che aveva saltato la trasferta di Fano per un fastidio alla schiena, non si è allenato durante la settimana insieme al resto del gruppo e quindi resta dunque altamente improbabile un suo utilizzo. Al suo posto Davide Narduzzo che è vicino ad indossare la maglia da titolare per la seconda gara consecutiva. Altro assente sarà il terzino sinistro Daniele Pedrelli, fermo per un infortunio.

Dall’altra parte Brevi nel corso della settimana ha preparato nei minimi dettagli la sfida contro la Reggiana consapevole che per il Padova si tratta del primo scontro diretto in chiave playoff e un eventuale successo permetterebbe di tenere il passo del Venezia per ambire al primo posto. “In settimana abbiamo lavorato bene, recuperando tutti gli effettivi. – afferma Brevi – Da questo punto di vista siamo al meglio. Avremo bisogno dell’aiuto di tutti questa settimana, visto che ci attendono tre partite in sette giorni. Dopo la sfida di domani penseremo a quella di Venezia, sapendo che se perderemo verremo eliminati. Metteremo in campo formazioni competitive in entrambe le occasioni. La Reggiana? Sono le partite più facili da preparare perché i giocatori sanno che li aspetta uno scontro diretto di alta classifica. Gli stimoli arrivano da soli. Noi dobbiamo cercare di fare risultato, poi vedremo chi sarà più bravo. All’eventuale pareggio inutile penseremo a partita finita. Prima vedremo cosa accadrà in campo. Certo che battere la Reggiana aumenterebbe il nostro vantaggio e l’allontanerebbe della vetta. Ricordiamo però che è la squadra con il miglior rendimento interno e viene da un buon periodo di forma. Sarà una partita ben diversa rispetto all’andata: quella volta eravamo all’inizio del campionato, mentre oggi siamo in una fase cruciale del rush finale e tutte le squadre lì in alto hanno l’obiettivo di migliorare la propria posizione. Altinier? È a disposizione. Oggi faremo la rifinitura e domani valuterò se farlo scendere in campo. Variazioni nei titolari? Noi proviamo sempre qualche situazione tattica nuova. È giusto che tutti i giocatori siano pronti e capiscano ciò che abbiamo in mente di fare. Di fronte a noi troveremo una squadra che recentemente ha cambiato sistema di gioco, schierandosi con il 4-3-1-2. Non è tuttavia una formazione che effettua un pressing ultraoffensivo. Anzi, di solito aspetta che l’avversario si apra per colpire in contropiede grazie alle sue capacità di palleggio. Dovremo quindi essere bravi nelle marcature in fase di ripartenza avversaria”.