Il volley piange Sara Anzanello




Campionessa del mondo nel 2002, stroncata dalla leucemia.

di Enrico Daniele

Il volley piange una campionessa.

Se n’è andata ieri, stroncata da una leucemia, Sara Anzanello, campionessa mondiale nel 2002. Era nata a Ponte di Piave il 30 luglio 1980, ed aveva iniziato la sua carriera nelle giovanili del Volley Salgareda per esordire in A2 con il Volley Latisana nel 1998. Campionessa europea con l’Under 19 nello stesso anno fa il suo esordio come centrale nella nazionale maggiore dove ha collezionato 278 presenze.

Il suo dramma inizia nel marzo del 2013, quando per una grave forma di epatite contratta in Azerbaijan (giocava nelle fila dell’Azerreyl Voleybol Klubu dal 2011) è costretta d’urgenza ad un trapianto di fegato. Dopo quasi tre anni di riabilitazione, nel 2006 il ritorno alle gare con l’Igor Trecate in B1 e la felicità di Sara che aveva dovuto ricominciare tutto d’accapo, anche nelle cose più semplici, come camminare e mangiare.

Poi il peggioramento delle ultime settimane a casa, dove Sara aveva deciso di ritirarsi per dedicarsi alla famiglia e allo studio, sino a che la malattia non se l’è portata via ieri.

Grande il cordoglio di tutto il mondo dello sport e di quanti la conoscevano. Di lei l’ultimo tweet il 21 ottobre scorso, dedicato alle compagne della nazionale vicecampionesse del mondo, ed il suo coraggio nell’affrontare la malattia per se e per il donatore che le aveva dato la speranza di vivere.