Un Padova sprecone batte di misura la Feralpisaló




Il nuovo Padova firmato Oddo conquista tre punti importanti contro la terza in classifica e mantiene immutato il distacco dal Sudtirol. Ma non è stato un match facile, caratterizzato da molti capovolgimenti di fronte e con le solite difficoltà nella seconda frazione di gioco nonostante un’importante superiorità numerica. Il nuovo tecnico dovrà quindi lavorare ancora parecchio sull’atteggiamento mentale della squadra che finisce sempre con il soffrire oltre il dovuto per chiudere a suo favore i novanta minuti.

PADOVA-FERALPISALÓ 1-0

Reti: Pelagatti al 29′ pt

PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Kirwan, Pelagatti (dal 38′ pt Valentini), Monaco, Curcio (dal 46′ pt Germano); Settembrini, Ronaldo (dal 26′ st Della Latta), Dezi; Chiricò (dal 26′ st Terrani), Ceravolo (dal 26′ st Santini), Jelenic. A disposizione: Vannucchi, Gherardi, Cissé, Ajeti, Bacci, Nicastro, Gasparini. All. Oddo

FERALPISALÒ (4-3-1-2): De Lucia; Pisano, Bacchetti, Damonte, Corrado; Guidetti (dal 39′ st Castorani), Carraro, Balestrero (dal 39′ st Corradi); Di Molfetta (dal 39′ st Miracoli); Guerra (dal 7′ st Liverani), Luppi (dal 22′ Spagnoli). A disposizione: Porro, Girgi, Farabegoli, Verzelletti, Salines. All. Vecchi

Arbitro: Nicolò Marini di Trieste (Bocca-Nasti). Quarto uomo Centi di Terni

Ammoniti: Damonte, Settembrini

Espulsi: Damonte, De Lucia

Il Padova inizia il match a testa bassa con un gran ritmo e dopo solo due minuti va  vicinissimo al vantaggio con un bel traversone dì Curcio raccolto da Jelenic il cui tiro a botta sicura è respinto ma l’azione non termina e la finisce sui piedi di Dezi che trova pronto il portiere ospite De Lucia a bloccare il pallone. Si continua con  un tiro di Jelenic dai 20 metri con la palla centrale che trova pronto l’estremo difensore avversario e quindi al 6’ un interessante cross di Dezi finalizzato da un colpo di testa di Ceravolo bloccato senza problemi.

Si devono attendere 13 minuti per osservare le prime sortite della Feralpi che costruisce tra il 13’ e il 20’ due pregevoli occasioni da rete la prima con Guerra da posizione molto laterale che mette il pallone a lato mentre nel secondo caso é il portiere biancoscudato Donnarumma a compiere un vero miracolo togliendo dall’angolo alla sua sinistra un velenoso pallone colpito di testa da Balestriero. 

Al 29’ arriva il vantaggio del Padova maturato su un corner battuto da Chiricò e deviato di piatto in rete dall’accorente Pelagatti e tre minuti più tardi la Feralpi rimane in dieci per il doppio cartellino subito da Damonte. Il tempo si chiude con la Feralpi vicina al pareggio con al 44’ e i biancoscudati graziati da una respinta combinata sulla linea di Kirwaan e Valentini e da un occasione clamorosa per il Padova con un bel pallone recuperato da  Chiricò e servita a Ronaldo che invece di calciare da posizione favorevole prova l’assist per Ceravolo che non si aspettava la palla del compagno.

Da sottolineare che nel finale del tempo il Padova è costretto a sostituire Pelagatti per infortunio muscolare e la stessa sorte toccherà a Curcio ad inizio dì ripresa allungando pericolosamente la lista dei difensori indisponibili.

La ripresa riserva all’inizio un ulteriore colpo di scena con gli avversari che restano in 9 uomini per l’espulsione del portiere De Lucia che atterra da ultimo uomo l’occorrente Jelenic al limite dell’area. Sembra fatta per i biancoscudati ma la superiorità numerica regala una serie incredibile di occasioni da rete ma nessuna riesce a finire nella porta ospite per chiudere definitivamente il match.

Clamorosi a riguardo i palloni sciupati da Chiricò al 60’, Jelenic al 67’ e Terrani al 73’ tutti a porta letteralmente spalancata e dopo tanto spreco si chiude con la Feralpi in forcing e pericolosamente vicina al pari con il pubblico che rumoreggia per le tante palle goal sprecate.

Invariata dopo questo turno e quando mancano otto partite alla fine, la situazione in classifica con il Sudtirol che batte di misura il Mantova e mantiene invariato il vantaggio di sette punti e mercoledì sarà ospite all’Euganeo per la finale di andata di Coppa Italia.

Giorgio Miola