Kioene seconda in Boy League




Si chiude col 2-0 della Cmc Romagna con la Kioene Padova (25-23, 25-19), la Del Monte Boy League 2016 di volley. La formazione padovanana non riesce nell’impresa della conferma del titolo, concludendo la tre giorni di Cesenatico sul secondo gradino del podio, seguita dalla Lube Banca Marche Civitanova, vittoriosa nella finalina per il terzo posto sulla Materdominivolley.it Castellana Grotte.
I bianconeri sono approdati alla finalissima della Del Monte Boy League 2016 superando alcune tra le migliori formazioni giovanili della penisola. Verona, Trento, Civitanova, nella fase a gironi e la Materdominivolley.it Castellana Grotte in semifinale, in un match che replicava la finale della scorsa edizione.
Giovanni Grinta, Stefano Artuso, Andrea Barutta, Alberto Pinato, Mattia Scarin Callegaro, Alessio Pastò, Filippo Meoni, Francesco Mainardis, Joshua Fantinato, Lorenzo Erba, Leonardo Boldrin, Carlo Bastini, Mattia Sella e Tommaso Guzzo, giocatore del Valsugana Volley, i ragazzi della categoria Under14 impegnati nella Boy League 2016. Sotto la guida dei coach Alice Biasini e Daniele Stefan, la formazione Kioene si è aggiudicata il derby con la Calzedonia per 3-0 (25-22 26-25 25-12), la gara con Civitanova per 2-1 (25-20 23-25 25-23) e il match con Trento per 2-1 (23-25 25-166 25-19). Terminato il girone, è stata la volta della semifinale con i pugliesi della Materdominivolley.it dove, in due set, la Kioene Padova ha raggiunto la finale per il primo posto con i parziali di 25-17 e 25-16.
«Il torneo è stata un’esperienza molto positiva – dice coach Alice Biasini – dato che abbiamo combattuto fin dalla prima gara visto il grande livello delle squadre del girone A. La finale ce la siamo sudati ma non è bastato. Ravenna aveva qualcosa in più e soprattutto ha giocato una gara senza errori, in cui non siamo stati capaci di metterli in difficoltà. Rimane il rammarico per il primo parziale nel quale, con qualche errore di meno, avremmo potuto vincere. Il secondo posto di oggi è comunque un ottimo risultato, visto il livello della concorrenza e la possibilità di portare alle fasi finali della Boy League dei giocatori in prestito. C’erano formazioni, come la nostra, che hanno implementato la propria rosa con un solo giocatore proveniente da altre società e chi, come Ravenna, ha portato a Cesenatico il numero massimo di prestiti consentiti, tre».