I padovani in lizza per Rio de Janeiro

Frencesco Cardaioli



Manca un anno al via delle olimpiadi di Rio de Janeiro. Inizieranno il 5 agosto 2016 e si concluderanno il 21. Poco dopo, dall’8 al 18 settembre, si terranno le paralimpiadi.

Quanti sono i padovani che hanno la possibilità di partecipare? Cominciamo dagli atleti disabili. Certissimo di andare in Brasile è Alex Zanardi, che è di Bologna, ma che da anni risiede a Noventa Padovana. Quattro anni fa a Londra, Zanardi ha vinto due medaglie d’oro e una d’argento con l’handbike. Ai recenti mondiali disputati in Svizzera, Alex ha fatto ancora meglio: tre primi posti, ottenuti nella prova individuale, a cronometro e con la staffetta. A Rio sarà sicuramente protagonista.

Qualificazione già in tasca anche per Nadia Fario, che ai mondiali di tiro a segno è salita sul podio, e ottime possibilità di staccare il pass le hanno anche Andrea Borgato nel tennistavolo e l’eterno Alvise De Vidi sui 100 e 400 metri. De Vidi ha debuttato ai Giochi nel 1988 a Seul, ed è il paratleta azzurro più vincente di sempre.

Tra i normodotati le certezze per il momento arrivano dai nuotatori Luca Dotto e Matteo Furlan, entrambi a medaglia ai mondiali di Kazan, in Russia, risultati che danno il diritto di andare alle Olimpiadi. Dove tutti e due possono fare un pensiero al podio.

Barzon, Queirolo, Teani
Barzon, Queirolo, Teani

Rimanendo in acqua, ma nella pallanuoto, il Setterosa non è ancora qualificato, ma ha buone possibilità di farcela. Stabilmente in nazionale ci sono Laura Teani, Laura Berzon ed Elisa Queirolo, tutte tesserate per il Plebiscito campione d’Italia. La squadra è forte, ma i criteri di selezione per continenti, complicano un po’ le cose. In ogni caso il Setterosa ha le carte in regola per il viaggio in Brasile.

Dalla pallanuoto al canottaggio, dove abbiamo Francesco Cardaioli e Alessandra Patelli, della Canottieri. Il primo, che ultimamente aveva sempre gareggiato come singolista, è stato “dirottato” sul quattro di coppia, un armo su cui l’Italia punta molto. Patelli invece gareggia come sempre nel due senza timoniere. Le qualificazioni olimpiche si decideranno con le regate di settembre, quando si disputa la coppa del mondo.

Praticamente certo di andare in Brasile è Alessandro Fabian, nel triathlon. Già presente quattro anni fa a Londra, dove è giunto decimo, il triatleta padovano si sta preparando con grande scrupolo e a Rio vuole essere tra i protagonisti. Che non vuol dire necessariamente salire sul podio, anche se quello è l’obiettivo.

Jacques Riparelli
Jacques Riparelli

Tre nomi nell’atletica leggera: Chiara Rosa, Ruggero Pertile e Jaques Riparelli, tutti veterani. Rosa, presente sia a Pechino 2008 e a Londra 2012 nel getto del peso (è primatista italiana), punta alla terza partecipazione; potrebbe qualificarsi già agli imminenti mondiali che iniziano a Pechino il 22 agosto. Stesso obiettivo anche per Pertile nella maratona; a dispetto dell’età (41 anni compiuti l’8 agosto), Ruggero va sempre forte e il suo obiettivo dichiarato è di essere presente e Rio de Janeiro.

Rprarelli quest’anno ha corso i 100 metri in 10,11, quarta miglior prestazione italiana di sempre; oltre che nella gara individuale è in lizza anche per la staffetta 4×100.

Per ultimo abbiamo tenuto Marco Galiazzo. Medaglia d’oro individuale nel tiro con l’arco ad Atene nel 2004, d’argento a squadre a Pechino nel 2008 e nuovamente d’oro, ma a squadre nel 2012, non sta attraversando un periodo di grande forma, ma la classe e tale e tanta che può risalire la china e ritrovare la maglia azzurra.