Aduna Volley Padova femminile B1: Contro San Giustino con un altro atteggiamento

Alessandra Facco al palleggio



Tre gare di campionato ancora in calendario, un solo obiettivo da centrare: vincere la prima gara del girone di ritorno. Con queste premesse Eraclya Aduna Padova si appresta ad ospitare sabato 21 aprile(ore 21) la Sia Coperture San Giustino. Il match della ventiquattresima giornata di B1 Femminile, dunque, come occasione di togliersi finalmente una bella soddisfazione. Chissà se sarà la volta buona.

L’avversario è tosto, tostissimo. San Giustino oggi è la sesta forza del girone C con 39 punti, sei in meno di Macerata terza: i playoff sono lontani, praticamente un miraggio, ma è difficile immaginare che le umbre vengano in terra veneta per passeggiare. All’andata la formazione guidata da Marco Gobbini sbriciolò Aduna in tre set, quasi senza sforzarsi. Sabato, però, ci sarà il fattore campo da tenere in considerazione e quest’anno San Giustino ha viaggiato spesso e volentieri con il freno a mano tirato in trasferta. Il bilancio è piuttosto eloquente in tal senso: tre vittorie (0-3 a Pontedera1-3 a Perugia2-3 a Empoli) e ben otto sconfitte , di cui due al tie-break (contro Moie e Cesena) e sei senza portare a casa punti (3-0 contro SassuoloQuarrataSan Lazzaro e Castelfranco3-1 contro Macerata e Montale).

Viste così, le umbre non sono gli stessi mostri sacri della sfida d’andata, fanno un po’ meno paura. Ma la verità è che tocca ad Aduna tirare fuori gli artigli e lottare, cosa che non è riuscita domenica scorsa nella gara di Pontedera. Serve un approccio diverso alla partita, come ci spiega l’alzatrice delle patavine, Alessandra Facco“A Pontedera potevamo dare sicuramente di più, ma la verità è che con la retrocessione ed i brutti risultati che stiamo ottenendo è diventato difficile credere in quello che facciamo – spiega Facco –. Personalmente, però, sono dell’idea che non possiamo assolutamente mollare, dobbiamo cercare fino alla fine di vincere almeno un’altra gara. All’andata contro San Giustino non siamo mai entrare in partita, ci hanno messo subito sotto e non siamo riuscite a reagire. Non so dire con quali armi possiamo sperare di metterle in difficoltà sabato, se non con un diverso atteggiamento in campo, quello che abbiamo avuto, per esempio, con Cesena qualche settimana fa. La mia stagione fin qui? Questo è stato il mio primo vero anno di B1 e ne vado fiera, sono poche le società che ti concedono un’opportunità simile a questa età. Ho cercato di sfruttare al meglio l’occasione e mi sono tolta anche qualche soddisfazione, specie nel girone di ritorno, quando ho avuto più continuità di impiego. Ci sono state partite ed allenamenti più o meno buoni, ma credo di essere cresciuta nel corso della stagione. Giocare a certi livelli non è facile, ci ho messo un po’ ad ambientarmi, con il tempo, però, sono riuscita a trovare fiducia nei miei mezzi e ad esprimere il mio giocoCerto, quando le cose vanno male a livello di risultati, la crescita personale viene un po’ “rallentata”, perché si lavora sempre sotto pressione. Penso comunque che l’esperienza fatta in questa stagione si rivelerà utile nel prosieguo della mia carriera pallavolistica, a prescindere dalla categoria in cui mi troverò”.