A Meda un Padova ancora zoppicante




di Stefano Miola

Scialbo pareggio del Padova in terra lombarda. I biancoscudati non vanno oltre il pari a Meda contro il Renate dove hanno a lungo subito l’iniziativa avversaria non riuscendo a costruire nell’arco dei novanta minuti nemmeno un pericolo per la porta avversaria e gettando alle ortiche a tempo scaduto una ghiotta occasione per conquistare l’intera posta, un calcio di rigore calciato malamente fuori da uno spento Altinier. A meritare l’eventuale successo sarebbero stati certamente i padroni di casa che hanno colpito un palo e hanno costruito almeno altre tre nitide occasioni da gol. A nulla, se non ad interrompere la serie di sconfitte, è servito il cambio di modulo operato da Carmine Parlato, visto che nei novanta minuti i biancoscudati hanno palesato la solita grande difficoltà in chiave offensiva e hanno spesso subito la pressione avversaria sia a centrocampo che in difesa. La delusione tra i tifosi e gli addetti ai lavori è assai diffusa anche per il fatto che l’avversaria odierna sulla carta era certamente abbordabile ed era lecito attendersi un deciso cambio di rotta.

RENATE-PADOVA 0-0

RENATE (4-4-2): Castelli; Anghileri (80′ Sciacca), Di Gennaro, Teso, Riva; Graziano, Romanò (46′ Chimenti), Malgrati, Scaccabarozzi; Valotti (83′ N’Diaye), Ekuban. A disposizione: Moschin, Migliavacca, Solini, Acquistapace. Allenatore: Boldini.

PADOVA (4-3-3): Favaro; Dionisi, Diniz, Niccolini, Favalli; Mazzocco (58′ Ilari), Bucolo, Corti; Bearzotti (87′ Turea), Altinier, Petrilli (70′ Giandonato). A disposizione: Petkovic, Dell’Andrea, Anastasio, Ramadani, Turea, Aperi, Cucchiara. Allenatore: Parlato.

Arbitro: Spinelli di Teramo (assistenti: Meozzi-Bercigli).

Note: Ammoniti Niccolini, Romanò, Riva e Giandonato.

 

Confermando le indiscrezioni della vigilia Parlato cambia modulo e schiera la squadra con il 4-3-3 con Altinier al centro dell’attacco mentre Neto Pereira non siede nemmeno in panchina. Il match inizia con una leggera supremazia del Renate che parte subito all’attacco con un traversone di Scaccabarozzi spazzato al 3’ dalla difesa. Al 5’ risponde il Padova con un bel servizio in verticale di Bucolo in direzione di Altinier che deve però fare i conti, una volta entrato in area di rigore, con il provvidenziale intervento in scivolata di Anghileri che devia in corner. A 10′ ottima occasione per i padroni di casa con Ekuban che, dopo aver ricevuto un passaggio filtrante da parte di Valotti ed aver eluso la marcatura di Dionisi, conclude di poco a lato alla sinistra di Favaro da buona posizione. Il Padova rimane piuttosto fermo nella propria metà campo lasciando l’iniziativa ai lombardi che si fanno sempre più intraprendenti e si rendono pericolosi al 21’ con un gran tiro di Graziano dal limite dell’area ben bloccato da Favaro e soprattutto al 24’ con Valotti che colpisce in pieno il palo alla sinistra del portiere biancoscudato. E sono sempre i nerazzurri ad attaccare pericolosamente fino alla chiusura della prima frazione di gioco e a rendersi pericolosi al 26’ con un colpo di testa di Graziano di poco a lato, al 38’ con un traversone di Valotti sfiorato davanti alla porta da Ekuban e Scaccabarozzi e al 40’ con un errore di Niccolini che sulla trequarti si fa soffiare il pallone da Scaccabarozzi che serve in verticale Valotti la cui conclusione viene fortunatamente deviata in corner da Diniz. Netta supremazia dunque del Renate che sfrutta i numerosi errori del Padova e la sua incapacità di proporsi in avanti in modo accettabile.

Nella ripresa inizialmente il controllo del gioco è sempre dei nerazzurri che però non creano particolari pericoli fino al 68’ quando Teso solo davanti a Favaro e con la porta praticamente spalancata non riesce a deviare un ottimo assist di Graziano. Parlato prova a dare una scossa alla sua squadra inserendo Ilari e Giandonato al posto di Mazzocco e Petrilli e il Padova guadagna qualche metro ma senza portare reali pericoli alla difesa del Renate che replica puntualmente ma senza il mordente della prima parte della gara che si avvia lentamente verso il nulla di fatto. Al 46’ il possibile colpo di scena con Corti ben lanciato in area sulla sinistra che viene atterrato da Di Gennaro. L’ottimo arbitro Spinelli concede la massima punizione ma Altinier spreca la grande occasione gettando la palla a lato e mettendo la parola fine su un match decisamente sottotono.

Sicuramente più intraprendenti i padroni di casa e ancora tanti problemi per il Padova dove la crisi iniziata ad ottobre con le sconfitte subite ad Opera di Sudtirol e Cittadella sembra ancora lontana da una reale soluzione.

Il tecnico Carmine Parlato commenta così la prestazione dei suoi a fine partita: “Direi che nei primi 45 minuti la squadra era un po’ contratta anche se con uno spirito più battagliero rispetto alle precedenti prestazioni. Sicuramente meglio nella ripresa sia nell’assetto individuale che collettivo con una maggiore profondità e una grande occasione nel finale purtroppo non sfruttata a dovere. Ma come ho detto ad Altinier solo chi non tira i rigori non li sbaglia. Mi spiace per lui e per noi”. E proprio l’attaccante commenta così il suo errore: “Il portiere era molto alto e ho voluto angolare al massimo il tiro, ma ho caricato troppo la palla che è uscita a lato”.

Non sarà una settimana facile in casa biancoscudata ma si spera di poter recuperare, in vista del match casalingo di sabato con il Mantova, il brasiliano Neto Pereira la cui assenza per infortunio è pesata oltre misura nell’assetto della squadra.